Tutti hanno diritto a una seconda possibilità. Anche chi ha una patologia psichiatrica molto complessa e che ha commesso reati.
Oggi – quattro persone accolte dalla nostra cooperativa – sono più autonome e reinserite nella società, grazie a un progetto di vita “de-istituzionalizzato” personalizzato, ovvero al di fuori dei servizi classici previsti dalla legge per coloro che si trovano in questa situazione.
Un percorso non semplice e graduale che ha permesso ai nostri ospiti di vivere in autonomia in alcuni appartamenti della Valle Serina, conquistandosi giorno dopo giorno fiducia e serenità. Dalla Comunità psichiatrica di Valpiana, le quattro persone hanno potuto sperimentarsi – seguiti da un’équipe educativa – in attività sempre più autonome, sia dal punto di vista abitativo che lavorativo e della socialità. Che si traduce in una casa tutta per sé, un lavoro, i colleghi, la gestione della quotidianità e del tempo libero, non più sotto stretta sorveglianza, ma affiancati e supportati nelle scelte da personale competente che non giudica.
Il progetto “Fuori dalle strutture: de-istituzionalizzare fra benessere e complessità” ha potenziato queste opportunità per le persone con patologie psichiatriche sottoposte a restrizioni giudiziarie. Attraverso la nostra esperienza ventennale, concretizzata in diverse forme di appartamenti di residenzialità leggera e housing, abbiamo reso effettive le possibili dimissioni dalle comunità residenziali, evitando così il rischio di istituzionalizzazione delle persone.
Il bando dedicato alla saluta mentale del 2023 della Fondazione della Comunità Bergamasca ha sostenuto l’iniziativa della nostra cooperativa, moltiplicando anche i risultati previsti. Infatti, il progetto prevedeva solo due percorsi di “uscita” dalle comunità verso la vita più autonoma, mentre nell’anno di progetto è stato possibile allargare a ben quattro ospiti quest’opportunità.