Nell'ambito delle attività riabilitative su pazienti portatori di disagio psichico l'attività creativa può funzionare come strumento di comunicazione e di integrazione nel gruppo.
La possibilità creativa è spesso imbrigliata dalla sofferenza e dai limiti che la stessa pone.
Attuare un percorso di creazione artistica spesso individua un canale di comunicazione con l'altro che difficilmente viene sperimentato in altri tipi di contesti.
Il prodotto della creazione artistica, viene vissuto, all'interno della relazione con il conduttore e con il gruppo, come indice dell'evoluzione e del percorso che il paziente attua per arrivare alla produzione del prodotto stesso, che diviene oggetto di cui si può parlare, su cui si può intervenire , attraverso il quale si può apprendere e sperimentarsi.
Le tecniche attraverso cui si può attuare questo processo sono molteplici a seconda del campo su cui si vuole intervenire , ciò presuppone che l'operatore sia disponibile ad affrontare le molteplici difficoltà che spesso imprevedibilmente si presentano , che abbia padronanza della tecnica e che sia disponibile ad affrontare le situazioni con duttilità e disponibilità soprattutto nel caso in cui sia necessario intervenire in maniera diretta in una situazione di disagio.
L'intervento attivo può essere vissuto come testimonianza di una particolare disponibilità e facilitare un'alleanza terapeutica favorendo l'inserimento dell'ospite nel gruppo.
L'intervento si articola su più livelli:
- Osservazione e decodificazione della produzione, per rilevare le diverse fasi del processo e coglierne il messaggio comunicativo
- Attuare strategie che canalizzino le energie verso uno scopo specifico allo scopo di rafforzare l'autostima e acquisire una maggiore fiducia in se stessi
- Stimolare la comunicazione e la socializzazione nel rispetto delle norme di gruppo.
Il lavorare in gruppo ha infatti una significativa funzione socializzante in quanto aiuta a modulare il rapporto con gli altri