Spettacoli teatrali, inaugurazioni, convegni, camminate non competitive e tanto altro.. Tutti momenti di condivisione che vogliono mettere al centro l'importanza della salute mentale.
Tra questi, due gli eventi organizzati da La Bonne Semence insieme al Gruppo IN per il 27 ottobre:
E non mancheranno i ciclamini solidali per sostenere le attività del Tavolo Salute Mentale in favore dell'inclusione sociale.
Centrale per La Bonne Semence è il benessere della persona che passa dalla cura quando si parla di Salute Mentale, ma anche dalle relazioni, dal lavoro, dall'autonomia. In generale il benessere è collegato all'inclusione perché quanto più una persona si sente realizzata, accettata e accolta tanto più sono le possibilità di sentirsi bene.
Per questo la cooperativa da anni affianca alle comunità terapeutiche appartamenti dove poter sperimentare l'autonomia e collabora con altre realtà, cooperative e non, per offrire opportunità di lavoro alle persone che accoglie.
Un lavoro di rete che coinvolge il territorio e la comunità della val serina, la quale a sua volta svolge un ruolo centrale per l'inclusione proprio per le relazioni che al suo interno si sviluppano.
Il primo appuntamento è stato venerdì 30 giugno durante il quale siamo andati a visitare il cantiere di "Casa di Gioia" dell'Associazione GE.DI. Onlus di Albino.
Il loro è un sogno che sta prendendo forma. Si tratta infatti di una trentina di famiglie che attraverso questo progetto vogliono dare risposte concrete sul Dopo di noi perché spesso è incerto e fa paura, ma se costruito nel "durante noi" rassicura.
Adriano Bosio, presidente dell'associazione, ci ha accolto raccontandoci la loro storia trentennale e mostrandoci i lavori in corso sullo stabile che hanno acquistato e stanno ristrutturando in parte attingendo alle risorse del 110% e del PNRR Mis 5.1.2, in parte con risorse raccolte dall'associazione. Si tratta di una co-progettazione con l'Ambito della media val seriana e il Comune.
Casa di Gioia vedrà la realizzazione di alcuni appartamenti a disposizione di persone con disabilità, sole o con le famiglie, e di spazi comuni, tra i quali una grande cucina a pian terreno, attrezzata anche per essere aperta a iniziative del territorio, e l'ultimo piano adibito ad attività di vario genere, riunioni, ecc..
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