Per chi non ci conosce da vicino potrebbe essere interessante avere informazioni su quello che facciamo e sapere quindi come impieghiamo il contributo del 5 x mille che ci viene donato.
La nostra quotidianità gira attorno a percorsi completi di cura delle patologie mentali. I quali il più delle volte hanno inizio con l'ingresso delle persone in comunità psichiatrica a Oltre il Colle o a Valpiana, ovvero con il soggiorno per periodi di durata variabile in strutture residenziali ad alta intensità (CRA) dove con il sostegno di psichiatri, psicologi e operatori viene sviluppato un percorso di cura che possa portare la persona a trovare un equilibrio tale da pensare ad un graduale ritorno alla "normalità".
Un reiserimento sociale che con La Bonne Semence prende forma concretamente, attraverso la sperimentazione dell'autonomia abitativa in appartamenti protetti: oggi contiamo 30 appartamenti e 37 posti letto per Residenzialità Leggera e Housing Sociale tra la Val Serina e la provincia di Bergamo. Una possibilità che risulta sostenibile solo laddove la persona gode di un'indipendenza economica, data dal lavoro; per questo nasce la collaborazione con Contatto e con artigiani i quali offrono opportunità di lavoro a persone che sono in situazione di fragilità.
Si tratta di percorsi di cura molto concreti e completi che mirano all'inclusione sociale attraverso la nascita di relazioni che si attivano in modo molto naturale tramite l'abitare, il lavoro, la presenza sul territorio di persone che spesso sono schiacciate dal peso del pregiudizio e in questo modo possono farsi conoscere oltre le barriere.
Il progetto è nato da Fondazione Morzenti, in particolare da Clelia e Monica Morzenti che avendo ereditato dal padre un terreno in centro Bergamo, tra le varie possibilità hanno deciso di dedicarlo alla costruzione di una struttura che generasse inclusione sociale. Da qui la collaborazione da un lato con la cooperativa La Bonne Semence, realtà attiva nell’area della salute mentale che ha in gestione un terzo degli appartamenti realizzati in via Angelo Maj 30 a Bergamo (2 monolocali e 5 bilocali) per realizzare percorsi di Housing Sociale per persone con disturbi psichici; dall’altro con Fondazione Casa Amica per la gestione dei restanti appartamenti con canone agevolato accessibili a chi si trova in situazione di fragilità economica.
Molteplici sono gli enti coinvolti nella realizzazione del progetto, tra questi cruciali il contributo di Fondazione Cariplo per ultimare i lavori e la stretta collaborazione con il CPS di Boccaleone dell' ASST Papa Giovanni XXIII per l'attivazione dei primi ingressi negli appartamenti. Viste le sinergie e il fatto che forse, come suggerisce Monica Morzenti, Angelo Maj 30 potrebbe essere un modello per altre iniziative di inclusione sociale in città, abbiamo deciso insieme a Confcooperative Bergamo di proporre un Webinar per inaugurare i 7 appartamenti, ma anche per raccontare questa esperienza di collaborazione e le prospettive di cura.
Si tratta di un prezioso strumento per assicurare alle famiglie di persone con disabilità un futuro dignitoso e stabile dei loro cari all'interno della comunità di appartenenza. Progetto che altresì mira ad evitare, soprattutto quando i familiari non saranno più presenti, soluzioni di istituzionalizzazione delle persone affidate. Compito strategicamente rilevante per contribuire ad una cultura che guarda alla fragilità come risorsa e che mette al centro la costruzione di reti comunitarie.
Il trust è previsto dalla Legge n. 112/2016, comunemente nota come Legge sul Dopo di noi,redatta dall'on. Elena Carnevali alla Camera. L'Onorevole sabato era con noi per spiegare gli strumenti messi a disposizione per l'inclusione sociale e per sottolineare quanto sia importante progettare percorsi di vita di persone con disabilità finché i loro familiari sono ancora in vita, in modo da concentrarsi sulle caratteristiche indivuduali del soggetto, sulle sue abitudini e sui suoi progressi per costruire un progetto quanto più di successo.
La Vita di Samantha è stato realizzato con La Bonne Semence grazie alla famiglia Vismara per la propria figlia Samantha proprio in quest'ottica. Ma c'è di più: nel momento in cui Samantha verrà a mancare, il beneficiario diverrà collettivo, cioè i beni e le risorse economiche messi a disposizione inizialmente per Samantha, verranno utilizzati per sostenere nuovi progetti a sostegno di persone in situazione di fragilità.
Leggi tutto: La vita di Samantha: uno dei primi atti di Trust