L'ApI - associazione per l'inclusione e le cooperative del Gruppo IN sono scese in campo al fianco di Caritas per gestire l'accoglienza nel territorio di Serina delle famiglie ucraine in fuga dalla guerra.
Sin da subito sono stati messi a disposizione alcuni appartamenti del Gruppo e dei soci delle cooperative, a cui poi se ne sono aggiunti altri da parte di famiglie del territorio.
Ma accogliere significa anche rispondere agli aspetti burocratici correlati, come l'attivazione di contratti di comodato per gli appartamenti, provvedere ai permessi di soggiorno, alle esigenze sanitarie e all'istruzione. Per questo, come per gli aspetti pratici dell'ospitalità (trasporti, raccolta di abbigliamento, alimenti e beni di prima necessità, ecc...) ringraziamo i volontari dell' ApI - associazione per l'inclusione (associazione di volontariato delle nostre cooperative), coordinati da Cristina. Un team che sta riscontrando ogni giorno la generosità e la disponibilità delle persone della nostra valle che sono sempre pronte a dare una mano.
Per supportare le spese connesse all'accoglienza abbiamo aperto una raccolta fondi intestata all'ApI.
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Lo mettono bene in evidenza i gestori dei Servizi del territorio e il Dipartimento di salute mentale e dipendenze dell' Asst Papa Giovanni XXIII nell'articolo curato da L'Eco di Bergamo di oggi: mancano circa 50 posti per adulti nei servizi residenziali e semiresidenziali e altri 14 posti in Spdc.
Ma non si tratta di numeri, si parla di persone.
Storie di vite che necessitano di cura e di supporto, che se ben accompagnate possono tornare all'autonomia e ad una buona qualità della vita. Per questo è importante focalizzare l'attenzione sui numeri, per dare dignità a chi sta vivendo un momento di difficoltà ed è giusto riceva le giuste attenzioni.
Spesso chi ha un familiare con disabilità sente la forte preoccupazione legata al futuro incerto del proprio caro. Ci si chiede come potergli assicurare una buona qualità della vita, chi si prenderà cura di lui "dopo di noi". Con questo progetto vogliamo far conoscere la Legge del Dopo di noi (L. 112/2016) e in particolare lo strumento del Trust che permette di progettare sin da subito un futuro su misura del proprio caro sia dal punto di vista economico che sociale.
In questi mesi, in collaborazione con i servizi, le associazioni e gli enti del territorio, organizzeremo incontri aperti a tutti in diversi paesi della Valle Brembana per spiegare le opportunità date dal trust e lo faremo partendo dall'esperienza maturata dalla cooperativa insieme alla famiglia Vismara di Serina con "La vita di Samantha", il primo atto di trust stipulato a Bergamo.
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