Tra le diverse forme di housing sociale, la proposta di alloggi protetti della cooperativa La Bonne Semence riguarda la possibilità di vita in autonomia in una casa propria, ma con il necessario supporto assistenziale, sanitario ed educativo.

Un progetto individuale, che può essere sviluppato per differenti finalità: strettamente riabilitative per l’acquisizione di indipendenza e autonomia, di mantenimento con interventi a medio lungo termine o di “Vita Autonoma” per sperimentazione di un abitare fuori casa (da 1 a 3 mesi ) in uno spazio protetto. La vita in un alloggio protetto è una valida alternativa alla Residenzialità leggera. Si attiva un progetto di vita in un alloggio progetto, quando le condizioni per accedere ai programmi di Residenzialità leggera non sono compatibili con la persona, la sua storia o la sua famiglia.

Come tutti i progetti di housing, anche un’esperienza in Alloggio protetto è sempre progettata con largo anticipo, nei particolari prima dell’avvio ed è inserita nel progetto complessivo di vita della persona.


 “abitare” negli alloggi protetti

Accompagna la vita in un alloggio protetto il costante monitoraggio dell’andamento dell’esperienza, delle competenze messe in campo, delle abilità relazionali (con gli altri inquilini, con il territorio, con i servizi), della capacità di affrontare e risolvere i problemi inerenti alla quotidianità.
Una persona di riferimento alla quale rivolgersi per qualsiasi bisogno, assicura la risposta ad ogni esigenza. Un riferimento certo in grado di analizzare e supportare le necessità della persona, della famiglia, dei servizi invianti o dell’organizzazione di sostegno che accompagna il progetto di autonomia.
La personalizzazione del supporto si sviluppa a vari livelli: governo quotidiano dell'appartamento, gestione dei farmaci, tempo libero, gestione dei tempi di lavoro e di vita, ecc.
Chi risiede negli alloggi protetti, ha la possibilità di partecipare alle attività che La Bonne Semence, il territorio e le organizzazioni/cooperative collegate, mettono a disposizione (Teatro - Palestra – Laboratori, ecc.)


Dopo gli alloggi protetti

La valutazione in itinere dell’andamento dell’esperienza, consente all’équipe di riferimento di preparare i passi successivi. La temporaneità è la chiave di ogni progetto che punti alla sempre maggiore autonomia e a servizi a supporto a scalare, con step di valutazione e preparazione alle fasi successive. Un percorso dove l’housing è una alternativa alla Comunità, alla vita in famiglia o alla Casa di Riposo.

Le strutture de La Bonne Semence

Gli spazi utilizzati per progetti di vita in autonomia, sono sempre ubicati in località con una identità (un paese, un rione, una collettività cordiale). In luoghi ben serviti per gli spostamenti e le prime necessità ed integrati in realtà accoglienti e facilitanti.
Una Casa “vera” con spazi privati e qualche luogo condiviso; oppure di co-housing dove abitare in due o tre persone. La bellezza dell’appartamento e il suo arredo funzionale, sono elementi del progetto individuale di autonomia. Gli spazi: circa 40 mq con cucina, soggiorno, letto e bagno. La forma contrattuale è il comodato d’uso.
Il costo medio è di 350 euro /mese. Un valore calmierato, affinché  la persona possa avere la possibilità di sostenere i costi mensili lavorando o con il supporto della famiglia, o dell’ente locale o servizio di riferimento.
La politica e la “Mission” de La Bonne Semence, si concretizza mettendo a disposizione abitazioni per housing, che sono frutto di Progetti che prevedono finanziamenti a fondo perduto, donazioni o contributi pubblici.

I destinatari

I destinatari cha hanno la priorità nei progetti di housing, sono persone con disagio psichico. Persone segnalate dal territorio o dai Servizi specialistici con un percorso di inclusione sociale. Persone in emergenza abitativa.
I destinatari dell’housing, indicativamente, sono persone che escono da Comunità residenziali Socio-Sanitarie, o da esperienze successive alla Residenzialità Leggera (accreditate nel settore della Salute Mentale).
Oppure  frequentano i servizi diurni, o seguiti dai Servizi del territorio in provenienza da altre strutture protette.
E’ possibile accedere a Progetti in Alloggio protetto anche su richiesta individuale, della persona, della famiglia o del servizio di riferimento. L’accoglimento della Domanda e il relativo progetto individuale è di competenza dello Staff.

Le potenzialità, l’autodeterminazione e la scelta

I Progetti sono attivati e condivisi con la persona solo quando l’abitare rappresenta un bisogno primario. La casa deve essere riconosciuta e considerata come elemento d’identità, oltre che di appartenenza.
Se le persone non sono già conosciute dall’organizzazione, hanno sempre con un Servizio inviante, che condivide il progetto individuale.  Dove è possibile si lavora con la famiglia per un “buon distacco” dalle esperienze recenti evitando ogni tipo di “separazione”.
E si condivide il concetto: “io non ho bisogno di voi, ma ho bisogno di  sapere che se ho bisogno di voi, voi ci siete”.
Inoltre il tema del lavoro è centrale per la tenuta del progetto.  Per favorire il rapporto “autonomie e lavoro” oltre alle risorse interne, si collabora con il Consorzio Mestieri, con la rete delle cooperative B e con le realtà produttive dei territori.

E le Regole

Sottoscrizione di un documento come vincolo iniziale per poter accedere al progetto.
Ogni ospite verrà fornito di un mazzo di chiavi, si stabilisce che la cura della casa è a carico delle persone che vi abitano, che è richiesto il rispetto degli spazi, degli arredi e della pulizia.
Il fumo viene regolamentato all’interno dell’appartamento ed è vietato introdurre alcolici e superalcolici

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