La comunità

Chi siamo, cosa facciamo
Il progetto originario è stato quello di costruire una Comunità per pazienti psicotici e Borderline prevalentemente giovani, in particolare per pazienti che hanno appena superato la fase di acuzie, per un soggiorno significativo, ma non indefinito nel tempo, con un accordo progettuale intenso con gli operatori invianti e con la famiglia. La vita alla Bonne Semence si pone come un’occasione forte perché nel continuum esistenziale dei pazienti si realizzi l’occasione di un’esperienza diversa. La centralità del pensiero e della filosofia della Bonne Semence è che, la comprensione e l’accudimento della mente, rappresentano il cuore dell’esperienza dell’esistenza. La mente e’ l’oggetto dell’osservazione, è l’oggetto della consapevolezza, è l’oggetto della compassione.
A tutto questo, a partire dal 2012 a questo progetto si è affiancato quello della comunità La Bonne Semence 2: la prima struttura lombarda completamente dedicata alla risposta di domande di misure alternative di pazienti provenienti dagli ospedali psichiatrici giudiziari o con misure di tutela giudiziaria o post REMS
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Infografica per rete progetto "Io non ti mollo!"

La Bonne Semence, i familiari, gli enti specializzati e in più la tecnologia.

Si fa squadra per supportare persone con disturbi psichici nel delicato percorso di approccio all'autonomia abitativa dopo un medio-lungo periodo in comunità terapeutica.

Se da un lato la collaborazione tra operatori, CPS e familiari è da sempre il riferimento per accompagnare le persone all'housing sociale con la messa a disposizione di appartamenti con canone calmierato e il supporto quotidiano, oggi con l'avanzare dell'innovazione tecnologica il supporto può essere maggiore, anche da remoto.

Per farlo però è necessario che tutti i soggetti coinvolti siano consapevoli e coinvolti nella scelta dell'utilizzo di device tecnologici così che insieme si possano aiutare le persone ad accettare la domotica e ad apprenderne l'utilizzo.

"Io non ti mollo!" possiamo definirlo un progetto pilota in questo senso perché grazie al contributo della Fondazione della Comunità Bergamasca si ha la possibilità di sperimentare l'utilizzo della domotica e della telemedicina nell'housing sociale coinvolgendo tutti gli enti. In questo progetto è di particolare rilevanza la collaborazione con l'associazione di familiari Aiutiamoli sia per il processo di accettazione che di formazione delle famiglie prima e, con loro, dei soggetti interessati.

 

Con il contributo di:

Fondazione Comunità Bergamasca NUOVO LOGO

 

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