Il progetto sta volgendo alla conclusione, ma i percorsi di accompagnamento proseguono.
Diverse sono le persone che in questi mesi abbiamo incontrato e con alcune di loro abbiamo avviato percorsi di avvicinamento all'autonomia.
Parlare di indipendenza economica e abitativa per persone con ADHD è a volte complicato perché risultano di difficile gestione una casa, un'occupazione continuativa nel tempo, il rapporto con i colleghi, ecc.. L'impegno dell'équipe specialistica dedicata a questo tema si è quindi focalizzata su come accompagnare le persone in questo processo in modo funzionale, provando a definire un modello replicabile.
In primo luogo c'è uno step di scambio con le persone, per definire una diagnosi certa e per conoscere maggiormente le persone, le loro attitudini e aspirazioni, ma anche il loro vissuto per evitare di ripetere situazioni fallimentari.
Una volta poste le basi per il percorso, si dà la possibilità di accedere ad un appartamento protetto, dove potersi sperimentare con l'autonomia con il supporto di personale dedicato che può aiutare in alcune attività e soprattutto essere un riferimento certo. Parallelamente c'è l'approccio al lavoro, in un ambiente protetto e accogliente dove le figure educative sono una spalla nelle difficoltà. Alle relazioni si aggiunge una serie di strumenti ad hoc che supporta la persona nelle azioni quotidiane: per esempio tabelle che guidano e orientano nell'organizzazione della casa e del lavoro.
La presenza degli operatori risulta quindi essere una guida che col tempo si può sfilare, questo man mano che la persona prende sicurezza nelle proprie capacità e dimestichezza con gli strumenti di supporto, proprio per dar modo alla persona di poter "spiccare il volo" e vivere una quotidianità di qualità in autonomia.
Grazie al progetto selezionato dalla Chiesa Valdese abbiamo potuto avviare 10 percorsi di questo tipo che ora proseguono e che possono essere d'esempio per replicarne di altri.
Con il contributo di: